INCLUSIONE

Protocollo per l’inserimento e l’integrazione dei minori adottati

PROTOCOLLO per l’inclusione degli alunni adottati ( rev.2023)

Trasmissione linee di indirizzo 2023

Linee di Indirizzo Aggiornamento 2023

Allegato 1-Suggerimenti per un buon inserimento in classe -Marzo 2023

Allegato 2- Scheda raccolta informazioni – Marzo 2023

Allegato 3 – Scheda informazioni scuola primaria-Marzo 2023

Allegato 4- Formazione – Marzo 2023

Allegato 5-Suggerimenti normativi -Marzo 2023

Allegato 6 temi sensibili

 

PROTOCOLLO per l’inclusione degli alunni adottati

LINEE DI INDIRIZZO prot7443_14_all1 miur

ALLEGATO 1 scheda raccolta informazioni all’atto dell’ iscrizione

ALLEGATO 2 scheda di primo colloquio insegnanti-famiglia

ALLEGATO 3 suggerimenti per buon inserimento alunno ad.intern.

ALLEGATO 4 Temi sensibili

Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI)

Il Gruppo di Lavoro per l’ Inclusione (GLI)viene istituito con il  DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 66 ART.9

“Presso ciascuna istituzione scolastica è istituito il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI). Il GLI è composto da docenti curricolari, docenti di sostegno e, eventualmente da personale ATA, nonché da specialisti della Azienda sanitaria locale del territorio di riferimento dell’istituzione scolastica.

Il gruppo è nominato e presieduto dal dirigente scolastico ed ha il compito di supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l’inclusione nonché i docenti contitolari e i consigli di classe nell’attuazione dei PEI.

In sede di definizione e attuazione del Piano di inclusione, il GLI si avvale della consulenza e del supporto degli studenti, dei genitori e delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative del territorio nel campo dell’inclusione scolastica. Al fine di realizzare il Piano di inclusione e il PEI, il GLI collabora con le istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio”.

Allegati:

  

Link all’indirizzo della Funzione Strumentale per l’inclusione

priora.maria@ic-martiridellaliberta.edu.it

  

Piano Nazionale per l’Inclusione (PAI)

Il PAI è un documento che inquadra lo stato dei bisogni educativi e formativi della scuola e le azioni che si intende attivare per fornire delle risposte adeguate.

E’ stato introdotto dalla Direttiva sui BES del 27/12/12 e dalla CM del 6/03/13, ed è stato poi oggetto di tutta una serie di note e circolari, sia nazionali sia regionali.


Il PAI conclude il lavoro svolto collegialmente da una scuola ogni anno scolastico e costituisce il fondamento per l’avvio del lavoro dell’anno scolastico successivo.

Il Piano Nazionale per l’Inclusione ha lo scopo di:

  • garantire l’unitarietà dell’approccio educativo e didattico della comunità scolastica;
  • garantire la continuità dell’azione educativa e didattica anche in caso di variazione dei docenti e del dirigente scolastico;
  • consentire una riflessione collegiale sulle modalità educative e sui metodi di insegnamento adottati nella scuola.

La redazione del PAI, come pure la sua realizzazione e valutazione, è l’assunzione collegiale di responsabilità da parte dell’intera comunità scolastica sulle modalità educative e i metodi di insegnamento adottati nella scuola per garantire l’apprendimento di tutti i suoi alunni secondo alcuni punti fondamentali:

  • la definizione, collegialmente condivisa, delle modalità di identificazione delle necessità di personalizzazione dell’insegnamento;
  • la definizione di protocolli e di procedure ben precise per la valutazione delle condizioni individuali e per il monitoraggio e la valutazione dell’efficacia degli interventi educativi e didattici;
  • le analisi di contesto, le modalità valutative, i criteri di stesura dei piani personalizzati, della loro valutazione e delle eventuali modifiche;
  • la definizione del ruolo delle famiglie e delle modalità di mantenimento dei rapporti scuola/famiglia in ordine allo sviluppo delle attività educative/didattiche;
  • le risorse interne ed esterne da poter utilizzare.

Allegati

 

NORMATIVA

“… è opportuno assumere un approccio decisamente educativo… rilevante l’apporto, anche sul piano culturale, del modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) dell’OMS, che considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni.”

Dir. Min. 27/12/12 (Premessa)

La normativa sull’inclusione scolastica: da integrazione ad inclusione.